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Studiare la letteratura per l’infanzia vuol dire misurarsi con lo squilibrio tra chi la produce (adulti) e chi la riceve (bambine e bambini). Nello squilibrio questa letteratura ha trovato uno straordinario spazio di libertà e sperimentazione, evidente oggi nella sua vocazione alla multimedialità e all’ibridazione.
Vuol dire confrontarsi con l’infanzia intesa come fruitrice attiva di messaggi culturali basati sulla contaminazione dei linguaggi, sul gusto della lingua, dell’immagine e della narrazione nel suo senso più ampio e multiforme.
Questo libro vuole fare critica partendo dalla forma dell’opera, nella convinzione che l’esperienza estetica, se di valore, sia di per sé pedagogica. E lo fa intrecciando critica letteraria, riflessione sugli aspetti visuali e materiali dei libri, antropologia, filosofia e linguistica, psicologia e pedagogia.
Il volume è edito da Edizioni Junior.
Esaurito
Descrizione
Indice
- Introduzione
- La letteratura per l’infanzia e le forme della storia • Lorenzo Cantatore
- Il corpo bambino e la natura umana: la letteratura per l’infanzia come discorso filosofico • Giorgia Grilli
- Sulla fine dell’infanzia • Nicola Galli Laforest
- In loco. Leggere lo spazio per leggere la letteratura per l’infanzia • Emilio Varrà
- Grandi scrittrici, grandi letterate nella letteratura per l’infanzia • Giordana Piccinini
- Asimmetrie: albo illustrato, immagine e parola • Ilaria Tontardini
- L’avventura del lettore: la letteratura come esperienza • Martino Negri
- Bibliografia