Rodolphe Töpffer è oggi riconosciuto unanimemente come “padre” o “inventore” del fumetto. Radicato nella cultura europea della prima metà dell’Ottocento, lo scrittore e artista ginevrino si trova in effetti a essere il punto di convergenza tra le forze che, alla fine del secolo, porteranno all’esplosione del fumetto: lo sviluppo delle tecniche di stampa che procede parallelamente all’estensione del pubblico, l’evoluzione della caricatura e la crescente diffusione delle stampe popolari, la mutazione delle forme narrative. Ma non è solo la critica (Thierry Groensteen in testa) che ha riconosciuto questo ruolo di precursore di Töpffer, anche molti autori, a partire dagli anni Novanta (da Art Spiegelman a David B., da Chris Ware ad Anke Feuchtenberger) ne hanno riconosciuto la paternità.
Convegno
con Aldredo Castelli, Antonio Faeti, Fabio Gadducci, Thierry Groensteen, Philippe Kaenel
introduce Enrico Fornaroli
modera Emilio Varrà
L’opera e il pensiero di Rodolphe Töpffer sono rappresentativi del loro tempo, epoca di profonde trasformazioni nella cultura occidentale, e al tempo stesso rappresentano un prodigioso salto in avanti. Per riflettere sulle intuizioni dell’artista svizzero, ancora oggi sorprendenti, BilBOlbul ha invitato alcuni dei maggiori esperti internazionali a dialogare tra loro. Interverranno così lo storico dell’arte Philippe Kaenel (Svizzera), il semiologo e teorico del fumetto Thierry Groensteen (Belgio), lo scrittore e saggista Antonio Faeti, lo sceneggiatore e “archeologo” del fumetto delle origini Alfredo Castelli, l’esperto di fumetto ottocentesco Fabio Gadducci.
Thierry Groensteen
Precisazioni sul “Momento Töpffer”
Töpffer ha introdutto una cesura decisiva nella lunga storia della narrazione per immagini. Il fumetto è ancora debitore di quell’esordio. Anche se, affermandosi come medium moderno, ha talvolta ignorato le sue raccomandazioni.
Antonio Faeti
Vero è ben, Pindemonte! Ironia, malinconia, sapienza e narrazione in Rodolphe Töpffer
Philippe Kaenel
Zigzag tra i generi: i racconti di viaggio, il teatro e le “histoires en estampes”
Verso la fine degli anni Venti, Rodolphe Töpffer moltiplica le sue attività. Insegna, organizza escursioni con gli allievi della sua scuola, scrive critica d’arte, racconti e saggi; compone spettacoli teatrali che mette in scena privatamente e dove recita lui stesso, e disegna senza posa, in ogni occasione, figure e paesaggi. La genesi delle “histoires en estampes” si situa così al crocevia di queste pratiche differenti.
Fabio Gadducci
La “narrazione per immagini” in Italia prima e dopo Töpffer
Il ruolo di Rodolphe Töpffer nell’evoluzione del fumetto e la sua influenza sul mercato francese sono stati investigati con attenzione. Ancora in divenire sono invece le esplorazioni che riguardano la circolazione dell’immaginario “fumettistico” all’interno del panorama europeo. L’obbiettivo di questo intervento è quello di offrire una prima ricognizione sulla “narrazione per immagini” in Italia nei primi decenni dell’Ottocento, prima e dopo Töpffer, nel tentativo di delineare l’influenza dell’artista ginevrino nel nostro Paese.
Alfredo Castelli
Martin Mystère, il Detective dell’Impossibile, incontra a Firenze Rodolphe Töpffer, impegnato in un inedito “Viaggio a Zig Zag”
Il breve metafumetto illustrato da Lucio Filippucci fornisce lo spunto per illustrare le invenzioni stilistiche utilizzate per la prima volta nelle drôleries di Töpffer nella seconda decade del diciannovesimo secolo, poi dimenticate e riscoperte.
Mostra
di Nicolas Robel, Francesco Cattani, Ratigher
Disegnatore, novelliere, critico d’arte e pedagogo, il ginevrino Rodolphe Töpffer viene spesso indicato come “inventore del fumetto”. In effetti, la sua opera rappresenta lo snodo essenziale da cui si è sviluppata la moderna arte sequenziale, mentre le sue conquiste estetiche e narrative anticipano il graphic novel. Insieme all’eccezionale consapevolezza teorica e alle particolari tecniche produttive, sorprende oggi l’intatta efficacia delle sue histoires en estampes, racconti nei quali avventura, umorismo e sguardo critico sulla realtà si fondono alla perfezione.
Nell’ambito del progetto dedicato a Rodolphe Töpffer, che comprende anche un convegno di studi e una sperimentazione con il procedimento di stampa autografica (qui svelata in un video in cui il litografo Steve Mancini sperimenta la tecnica) , BilBOlbul ha chiesto allo svizzero Nicolas Robel e all’inedita coppia formata dagli italiani Francesco Cattani (disegni) e Ratigher (testi) di raccontare nuove avventure reinterpretando i personaggi e confrontandosi con lo stile dell’artista ginevrino. Dove Robel esegue variazioni sulle cadenze topfferiane per raccontare il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, Cattani e Ratigher giocano con il tema della fuga dalla quotidianità borghese prendendo in prestito uno degli antieroi di Töpffer.
Nicolas Robel, nato nel Quebec ma cresciuto a Ginevra, è illustratore, editore e grafico. Nel 1999 ha fondato B.ü.L.b comics, “casa editrice di arte sequenziale”, e lo studio di grafica B.ü.L.b grafix. Ha partecipato ai collettivi «Drozophile» et «Strapazin» e ha pubblicato numerosi graphic novel e albi illustrati.
Francesco Cattani, (Bologna, 1980) è stato tra i fondatori dell’etichetta indipendente ernest,. Ha pubblicato disegni e storie a fumetti per molte riviste e due graphic novel: Barcazza (2010) e Luna del mattino (2017).
Ratigher (1978) ha creato, alla fine degli anni Novanta, l’etichetta di fumetti e dischi Donna Bavosa, è tra i cinque fondatori del gruppo Super Amici e ha inventato il metodo di produzione e vendita Primaomai. È uno degli sceneggiatori di «Dylan Dog» e, dal 2017, Direttore editoriale di Coconino Press-Fandango.
Incontro
con Francesco Cattani, Nicolas Robel. Modera Alessio Trabacchini
in collaborazione con Pro Helvetia
Gli autori Nicolas Robel e Francesco Cattani sono stati chiamati a confrontarsi operativamente con le storie di Töpffer e ispirandosi alle tavole del fumettista ginevrino hanno creato due storie di quattro tavoli che saranno presentate durante questo incontro e pubblicate in BBB17 In corso d’opera (in vendita al festival).
in collaborazione con Institut Français Italia, Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali, Pro Helvetia, Accademia di Belle Arti di Bologna
promosso da Transbook Children’s Literature on the Move, cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea
Rodolphe Töpffer (Ginevra, 1799-1846) fu un illustratore e caricaturista svizzero. Può essere (e viene) considerato “il primo fumettista della storia”, perché la sua opera è molto più vicina al concetto di striscia moderna di quelle dei suoi predecessori. Il padre era un noto pittore dell’epoca e, come usava ai tempi, Rodolphe avrebbe dovuto seguire le sue orme. Contrabbe però una malattia gli occhi per curare la quale si trasferì a Parigi dove proseguì gli studi e frequentò gli ambienti artistici, dedicandosi in quei primi momenti a scrivere alcuni brevi testi come La Bibliothèque de Mon Oncle (1832), Nouvelles Genevoises (1841), Voyages en zig-zag (1843).
Dato che la malattia agli occhi non migliorava, abbandonò l’idea di diventare un pittore e si dedicò all’insegnamento, diventando professore di letteratura all’Università di Ginevra. Nel 1827 inizia a disegnare una serie di brevi storie illustrate per i suoi allievi, che in seguito su pressione di amici e studenti iniziò a pubblicare, cominciando con Histoire de monsieur Jabot nel 1833. Negli anni successivi altre sette storie verranno pubblicate: Monsieur Crépin (1837), Les Amours de M. Vieuxbois (creata nel 1827 e pubblicata nel 1837), Monsieur Pencil (creata nel 1831, e pubblicata nel 1840), Le Docteur Festus (creato nel 1831, e pubblicata nel 1846), Histoire d’Albert (1845) e Histoire de Monsieur Cryptogame (1845). Nel 1842 una di queste viene anche già tradotta e pubblicata negli Stati Uniti. Le sue storie sono racconti umoristici con protagonisti di finzione. I suoi personaggi (Mensieur Jabot, Crépin, Vieuxbois, Pencil, Dr. Festus, Mensieur Cryptogame) raggiunsero una tale fame da esser continuamente ripubblicati su riviste che raggiungevano un pubblico di massa, provando così anche il loro potenziale commerciale.
L’incontro è realizzato con il sostegno di Transbook Children’s Literature on the Move, cofinanziato dal progetto Europa Creativa dell’Unione Europea.
Transbook è un progetto europeo finanziato dal programma Europa Creativa 2014/2020 coordinato da Salon du livre et de la presse jeunesse (Francia) in partenariato con Hamelin Associazione Culturale (Italia), Europäische Kinder- und Jugendbuchmesse Saarbrücken (Germania), Tantàgora (Spagna), Arts Basics for Children (Belgio), Nobrow Ltd (UK) e Literárne informačné centrum (Slovacchia).